Perché la Silicon Valley sta convergendo su Donald Trump?
14 gennaio 2025
Oggi apriamo la puntata con unerrata corrige su quella di ieri, per poi proseguire su quello che pare essere il probabile accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hamas, per quanto ancora non ci sia nulla di fatto; secondo una bozza dell'accordo di cui Associated Press è entrata in possesso, si tratterebbe di una tregua a tre fasi, dove durante la prima si pianifica la seconda e così via.
Nell’approfondimento di oggi ci concentriamo sui cambiamenti attualmente in corso all’interno del colosso del tech Meta, società madre di Facebook, Instagram e Threads, e delle sue politiche, che sembrano servire lo scopo di adattare i social network al nuovo panorama politico statunitense dominato dalla figura di Donald Trump. Parliamo delle recenti dichiarazioni del CEO di Meta Mark Zuckerberg, con particolare attenzione a quanto ha dichiarato nel corso dell’intervista che ha rilasciato al podcast di Joe Rogan, noto commentatore spesso associato alla destra trumpiana. Infine, ragioniamo sulle motivazioni e sull’opportunismo che animano le recenti decisioni di Meta, condivise anche da altre grandi aziende (tra cui per esempio anche Amazon e McDonald’s).
In chiusura parliamo del report del Consigliere Speciale del Dipartimento di Giustizia USA Jack Smith sul ruolo di Trump nei disordini del 6 gennaio 2021; delle recenti dichiarazioni del primo ministro della Groenlandia Mute Egede; della prima (breve) udienza del processo di impeachment del presidente sudcoreano Yoon Suk-Yeol.