Cose a cui non pensi se non ti capitano. Bravissimi, bel servizio

La balbuzie è un disturbo del linguaggio caratterizzato da disfluenze verbali che impediscono a chi ne soffre di esprimere verbalmente e in modo continuo un pensiero, nonostante lo abbia già formulato mentalmente.



Ne sono affetti l’1,5% delle persone, un milione solo in Italia: si tratta per la maggior parte di bambini molto piccoli, ma talvolta il problema persiste anche in età adulta.



Per capire meglio di cosa si tratta siamo andati a trovare Giovanni Muscarà, fondatore del Centro Medico Vivavoce (<a target="_blank" rel="noopener noreferrer" href="https://www.instagram.com/centrovivavoce/">@centrovivavoce</a>) e vicepresidente dell’omonima associazione. Potete contattare l’associazione qui: info@associazionevivavoce.it

Balbuzie: ne parliamo con l'Osservatorio Vivavoce

Come deve essere vivere nello spazio e quanti di voi sarebbero disposti a farlo?



Oggi vi raccontiamo alcune conseguenze fisiche del vivere nello spazio. Molte sono ancora sconosciute, perché ci vorrebbe un campione molto più grande per analizzarle. Si pensa però che il turismo spaziale possa dare maggiori risposte in questo.



Sicuramente ci sono degli effetti che vanno alleviati e comfort che vanno creati se si desidera attirare i turisti spaziali, e non solo.

Come sarebbe vivere nello spazio?

Per comprendere meglio il tema dell’educazione sessuale e sentimentale, abbiamo deciso di intervistare l’Associazione culturale no profit “SexPass”.



Se volete saperne di più, questo è il loro sito: www.sexpassedu.it

Educazione sessuale: parliamone con la presidente di SexPass

Ma perchè la gente comune è cosi attratta dai pagliacci? 

L’Argentina ha un nuovo presidente e ha già fatto parlare molto di sé.



Ma che cosa c’è dietro le sue idee? Proviamo a capirlo insieme alla nostra Micaela Foti

Javier Milei nuovo presidente argentino

In questi giorni si sta parlando molto di educazione affettiva e in particolare della possibilità di portarla nelle scuole.



Ma di che cosa si tratta? E quali sono le opinioni a riguardo?

Dovremmo studiare l'educazione affettiva a scuola?

La dipendenza da oppioidi è una vera emergenza negli Stati Uniti, ma che cosa c’entra la Cina?



A pochi giorni dall’incontro tra Xi e Biden, i due hanno parlato anche di questo e in qualche misura sembrano voler collaborare per ridurre il problema.



Che cosa sta succedendo?



Ce lo racconta la nostra Micaela Foti!

La dipendenza da oppioidi negli Stati Uniti

Ci sono notizie che possono apparirci lontane, ma le cui cause e conseguenze ci toccano molto da vicino.



È il caso delle proteste in Bangladesh, che hanno coinvolto anche i lavoratori e le lavoratrici del settore tessile. Analizzabili nel contesto più ampio delle proteste anti-governative, in questo periodo si sono intensificate per una decisione del governo.



Quale? E perché ci riguarda?

Le proteste per il salario minimo in Bangladesh

Ma davvero è stata vista l’aurora boreale in Italia?



La risposta è sì, e non solo. Questa è stata avvistata in altri Paesi dove di solito non si vede, ma non è la prima volta.



Che cosa è successo? E perché?

Si è vista l'aurora boreale in Italia?

Un blackout delle comunicazioni in una zona di guerra è una situazione che nessuno di noi dovrebbe potersi immaginare.



Tuttavia, è quello che hanno vissuto domenica sera nella Striscia di Gaza, quando la maggior parte dei cittadini è rimasta isolata per 15 ore.



Si è trattato del terzo blackout simile dal 7 ottobre. Ma cosa significa vivere in questa condizione? E ci sono dei modi per aggirarla?

Blackout delle comunicazioni a Gaza

Con il nuovo film di Scorsese che dura circa 3 ore e 30, molti si chiedono se questa sia una tendenza.



Ma è vero che i film sono sempre più lunghi? Più o meno.



Cerchiamo di rispondere meglio a questa domanda e a capire il perché

Perché i film sono sempre più lunghi?

Si parla di aiuti umanitari perché sono arrivati a Gaza i primi camion carichi di acqua, medicinali e cibo. Il carburante, essenziale per gli ospedali, manca ancora.



L’importanza degli aiuti umanitari è evidente, soprattutto in questi giorni, ma sono davvero solo un gesto di solidarietà?

Gli aiuti umanitari sono solo un gesto di solidarietà?

In questi giorni avrete notato molti giornalisti o creatori di contenuti scrivere Isra3l3, o P4l3st1na, o ancora G4z4. Questo perché da anni Meta è accusata di mettere in shadowban chi parla della situazione, in particolare di ciò che accade in Palestina.



Ma che cosa significa? Accade davvero? E quali sono le motivazioni dietro a questo fenomeno?

Alcuni contenuti vengono oscurati?

L’esplosione avvenuta all’ospedale di Gaza ha fatto molto discutere, anche per le importanti implicazioni che potrebbe avere.



Ma questa tragedia ha anche messo in luce l’importanza di proteggere gli ospedali nelle zone di guerra, un aspetto fondamentale trattandosi di una struttura civile e non militare. Ma quindi come potrebbero essere protetti gli ospedali? Ce ne parla la nostra Micaela Foti!

Come proteggere gli ospedali in zone di guerra?

Il conflitto tra Hamas e Israele sta continuando a far parlare molto di sé, e uno dei punti su cui si sta concentrando è la Striscia di Gaza. Parliamo di una delle aree più densamente popolate al mondo, che è di fatto una prigione a cielo aperto. Israele ha infatti un forte controllo della zona, limitando la circolazione di merci e di persone: i residenti di Gaza hanno bisogno di un permesso speciale per uscire dalla Striscia, e ottenerlo da Israele è molto difficile.



Ma cosa significa crescere nella Striscia di Gaza? Ce ne parla la nostra Micaela Foti!

Striscia di gaza: una prigione a cielo aperto

Negli ultimi tempi, tra il conflitto in Ucraina e quello tra Israele e Hamas, il lavoro dei reporter è diventato sempre più importante per avere testimonianze dirette dai luoghi in cui ci sono le guerre.



Ma come funziona il lavoro dei reporter di guerra? E quanto è pericoloso?

Quanto è pericoloso fare i reporter di guerra?

Sabato mattina migliaia di razzi sono stati lanciati su Israele: Hamas e i suoi combattenti sono arrivati via terra, mare e aria superando uno dei confini più militarizzati al mondo che divide Israele dalla Striscia di Gaza, ed entrando così in diverse città israeliane. Tutto questo nonostante lo stato di Israele abbia una delle intelligence più finanziate del Medio Oriente.



Ma quindi come è stato possibile? Chiaramente al momento si possono solo formulare alcune ipotesi, ce ne parla la nostra Micaela Foti.