Le strumentalizzazioni dopo la morte di Charlie Kirk

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Nell'editoriale di oggi parliamo dell'omicidio di Charlie Kirk, giovane leader conservatore statunitense e fondatore di Turning Point USA, figura ideologicamente estrema: le sue posizioni infatti erano fortemente conservatrici e reazionarie (pro-armi, contro l’aborto, per i ruoli di genere tradizionali). Kirk è stato molto influente nel portare i giovani uomini verso Donald Trump e nel consolidare una retorica polarizzante basata sul conflitto “noi contro loro”.



Nel blocco centrale invece cerchiamo di mettere in fila tutti i recenti risvolti che hanno portato alla caduta del governo Bayrou in Francia e alla nomina da parte di Macron di Sebastien Lecornu, figura politica di lunga data che dal 2022 ricopriva il ruolo di ministro della Difesa. Cerchiamo quindi di inquadrare le cause di questa instabilità politica, tenendo conto che la composizione del parlamento attuale è molto particolare (con tre poli di sinistra, centro e destra, in cui nessuno ha la maggioranza schiacciante) e che al centro di tutto c'è la legge di bilancio del 2026.



In chiusura infine parliamo delle dichiarazioni del ministro degli Esteri venezuelano Yván Gil sul caso del cooperante italiano Alberto Trentini detenuto a Caracas, dell'attacco israeliano in Yemen contro gli Houthi, della Commissione europea e della proposta presentata da Ursula von der Leyen per sospendere gli accordi con Israele.

La morte di Charlie Kirk

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