Nell’editoriale di oggi facciamo una riflessione sulle conseguenze a lungo termine delle decisioni dei singoli leader politici, facendo l’esempio dell’imposizione dei dazi da parte di Trump: in questo caso, una delle conseguenze è l’accordo di difesa firmato ieri tra Canada e Unione Europea, con un chiaro tentativo dell’UE di emanciparsi rispetto a Washington in termini militari.
Nell’approfondimento centrale cerchiamo di fare il punto della situazione sul conflitto israelo-iraniano, per quanto sia piuttosto complesso rimanere al passo con tutti i post su Truth e le varie dichiarazioni del presidente Trump: ieri sera l’Iran ha compiuto la ritorsione (di cui aveva già parlato), attaccando la più grande base statunitense in Medio Oriente, che si trova nella capitale qatariota Doha. Stanotte, invece, Trump ha annunciato un cessate il fuoco tra le parti, che (se inizialmente è stato confermato sia da Iran sia da Israele) risulta estremamente claudicante, e in realtà non si capisce se sia mai davvero entrato in vigore.
In chiusura, infine, parliamo dell’abolizione del limite dei due mandati decisa all’assemblea del Movimento Cinque Stelle, della Corte Suprema statunitense che consente nuovamente all’amministrazione Trump di espellere migranti in Paesi terzi, delle tensioni tra Thailandia e Cambogia, della World Central Kitchen che riprende le sue attività a Gaza, dell’attacco russo a Kyiv.
Per poter lasciare un commento è necessario effettuare l'accesso