Damasco è caduta, Assad in fuga: è la fine della guerra in Siria?
9 dicembre 2024
In apertura di puntata parliamo della votazione degli iscritti del Movimento Cinque Stelle che hanno confermato nuovamente la volontà di voler abolire la figura del garante, fino ad ora ricoperta da uno dei fondatori del movimento, Beppe Grillo che aveva chiesto un riconteggio dei voti dopo che due settimane fa sono state discusse alcune modifiche legate allo statuto del partito.
Nel blocco centrale parliamo della conquista della città di Damasco e della conseguente liberazione della Siria dal dominio autocratico di Bashar al-Assad, avvenute inaspettatamente nel giro di soli 10 giorni per mano di una coalizione di forze islamiste opposte al regime, guidate dal gruppo Hayat Tahrir al-Sham (HTS), che nasce dalle ceneri della costola siriana del movimento al-Qaeda. Ci concentriamo soprattutto sugli elementi che hanno reso possibile il successo dei ribelli in così breve tempo, facendo particolare attenzione al ruolo giocato anche dalle potenze estere, regionali e non, che hanno preso parte al conflitto, uno dei più sanguinosi e complessi della storia recente.
In coda parliamo della votazione per mettere sotto impeachment il presidente della Corea del Sud Yoon Suk Yeol; della decisione della Corte Costituzionale della Romania di annullare il secondo turno delle elezioni presidenziali per presunte interferenze da parte della Russia a favore del candidato Calin Georgescu; le stime del presidente ucraino Volodymyr Zelensky in merito ai soldati morti e feriti in quasi tre anni di guerra; la riapertura della cattedrale di Notre Dame a Parigi.