Nell'editoriale di oggi, cerchiamo di capire a mente un po' più fredda quali sono le implicazioni del disastro diplomatico svoltosi alla Casa Bianca tra il presidente degli Stati Uniti Trump e il leader ucraino Zelensky, analizzando le conseguenze di un'America che continua ad allontanarsi dai suoi alleati storici.

Nell'approfondimento centrale invece, vediamo quali sono state le reazioni internazionali, che hanno visto innanzitutto un veloce sostegno da parte della maggior parte dei paesi europei, con buona parte dell'occidente che si è schierato in netto supporto all'Ucraina. Non solo l'Europa però, perché il premier britannico Starmer ha organizzato un summit a Londra da cui è emersa la volontà da parte di un gruppo di paesi di mettersi avanti nel garantire un processo di pace che coinvolga prima un cessate il fuoco via aria, mare e nelle infrastrutture energetiche, e poi un eventuale presenza di truppe sul territorio ucraino.

In chiusura parliamo dell'estensione unilaterale da parte di Israele della prima fase di cessate il fuoco con Hamas e dello stop degli aiuti umanitari nella Striscia, del PKK che annuncia il cessate il fuoco con la Turchia, delle partecipatissime proteste in Grecia venerdì scorso per il secondo anniversario della tragedia ferroviaria del 2023.