Per il Pentagono ora giornalismo è quello che dice il governo, e basta
15 ottobre 2025
Nell'editoriale di oggi parliamo della scelta da parte di varie testate giornalistiche di non firmare un documento che avrebbe riconosciuto delle nuove restrizioni alla possibilità di riportare notizie dal Pentagono. Si tratta di una scelta che spazia in tutto lo spettro politico statunitense, unendo in protesta testate molto diverse. Le conseguenze sono che chiunque non abbia firmato dovrà rinunciare alle sue credenziali di accesso e andarsene dal Pentagono, segnando un duro colpo per la libertà di stampa negli Stati Uniti.
Nell'approfondimento spazio al Madagascar perché nella giornata di ieri un'unità militare ha portato a termine un colpo di stato nel paese, proclamando un governo di transizione, un nuovo leader e lo scioglimento delle principali istituzioni pubbliche. Tutto questo a seguito della mozione di impeachment nei confronti del presidente malgascio Andry Rajoelina, il bersaglio principale delle proteste anti governative portate avanti dalla popolazione, soprattutto quella più giovane.
In chiusura parliamo del cessate il fuoco tra Hamas e Israele che resta in vigore nonostante le difficoltà legate alla restituzione dei corpi degli ostaggi israeliani, dell'attacco russo nella città di Kharkiv che ha lasciato 30 mila persone senza elettricità, della quinta imbarcazione affondata dagli Stati Uniti in acque internazionali al largo delle coste venezuelane e del discorso del primo ministro francese Sebastien Lecornu all'Assemblea Nazionale.