In apertura di puntata parliamo della decisione del presidente degli Stati Uniti Joe Biden di concedere la grazia al figlio, il secondogenito Hunter Biden, che nei mesi scorsi è stato condannato per possesso illegale di arma da fuoco ed evasione fiscale. Biden infatti nel comunicato accusa la procura di aver agito politicamente su di lui per attaccare indirettamente anche lui. Se ne parla tanto in queste ore anche perché la scelta contrasta con quanto affermato nei mesi scorsi dallo stesso presidente, a meno di due mesi dalla sua uscita di scena dalla Casa Bianca, affermò di non voler intromettersi nelle sentenze, previste per metà dicembre.
Nell'approfondimento di giornata ci spostiamo in Corea del Sud a Busan perché dal 25 novembre al 1 dicembre è andato in scena il quinto vertice tra oltre 170 paesi del mondo per discutere e trovare un'accordo per combattere e contrastare l'inquinamento da plastica, una problematica ambientale in continua crescita. L'obiettivo di questo summit era quello di approvare per la prima volta un trattato internazionale vincolante. Purtroppo la bozza del documento è rimasta priva di una soluzione definitiva, sottolineando le disparità di vedute di numerosi paesi: da una parte chi punta ad un lavoro concreto per contrastare il fenomeno e altri, mossi da interessi diversi, che ostacolano la lotta contro l'inquinamento da plastica.
In chiusura, parliamo dell'avanzata dei gruppi ribelli armati nella guerra civile siriana, degli attacchi israeliano di sabato che hanno causato la morte di almeno 200 persone, della decisione dell'UNRWA di sospendere il flusso di aiuti umanitari tramite il valico di Kerem Shalom, delle elezioni politiche in Romania dove ha vinto il partito Socialdemocratico, dello sciopero in tutte le sede tedesche della Volkswagen e della legge belga che norma il sex work nel paese.