L’Ucraina sta provando a contrastare la “flotta fantasma” russa
22 dicembre 2025
In editoriale parliamo della Russia e del ruolo fondamentale della flotta fantasma: navi che trasportano petrolio russo soggetto a sanzioni e che continuano a spostare greggio per conto di paesi che continuano a comprare petrolio da Mosca. Si tratta di una strategia molto importante per l'economia della Russia e in grado di continuare a sostenere la guerra in Ucraina. Lo scorso fine settimana una di queste petroliere è stata colpita dall'esercito ucraino, al largo della Libia e a oltre mille chilometri da Kyiv. Un attacco che ha molteplici significati: non solo l'Ucraina è ancora in grado di colpire obiettivi sensibili ad una lunga distanza ma anche di mettere a rischio il lavoro della flotta fantasma, colpendo indirettamente l'economia e il petrolio russo.
Nell'approfondimento invece spazio all'accordo raggiunto tra giovedì e venerdì tra i paesi dell'Unione Europea per garantire all'Ucraina un prestito da 90 miliardi di euro per i prossimi due anni. Questi soldi verranno finanziati direttamente dall'Unione tramite debito comune e non attraverso utilizzo dei soldi maturati dal blocco degli asset russi e congelati dall'Europa. Una soluzione discussa da parecchio tempo e che vedeva l'opposizione non solo dei paesi più vicini alla Russia ma anche del Belgio: il motivo è la principale società finanziaria, Euroclear, detentrice della maggior parte degli asset russi, ha sede proprio in Belgio, e questo lo esponeva più di tutti gli altri ad eventuali problemi con Mosca.
Infine parliamo del governo israeliano e dell'approvazione di 19 colonie in Cisgiordania, dell'attacco statunitense in Siria contro l'ISIS, delle elezioni regionali nella comunità spagnola Extremadura con la sconfitta dei socialisti e della pubblicazione di una parte degli Epstein files da parte del Dipartimento di giustizia.