L’Unione Europea vuole rivedere il blocco delle auto a combustione nel 2035
17 dicembre 2025
In editoriale apriamo con la notizia del passo indietro della Commissione europea sul blocco dei combustibili termici entro il 2035. Bruxelles ha presentato un piano di proposte per cui le case automobilistiche dovranno rispettare non più una riduzione del 100% delle emissioni di CO2 sulla vendita di auto a benzina o diesel dal 2035 ma del 90%. Quando venne deciso questo provvedimento si pensava che le aziende avrebbero utilizzato questo periodo per adeguarsi alla transizione ma con il passare del tempo il mercato Europea dei veicoli elettrici è cambiato e a comandare non c'è solo Tesla ma anche negli ultimi anni anche la Cina.
Nell'approfondimento ci occupiamo della situazione nella città di Prato dove da anni lavoratori stranieri, principalmente del Pakistan e del Bangladesh, accusano le aziende del polo industriale, quelle del tessile e dell'abbigliamento, di sfruttare la loro manodopera con contratti in nero, 12 ore di lavoro giornaliero e senza nemmeno giorni di riposo. Da tempo vanno avanti gli scioperi e i presidi davanti alle imprese ma quello che colpisce sono soprattutto le numerose aggressioni che i lavoratori subiscono anche dai titolari delle aziende, in gran parte cinesi ma non mancano episodi di violenza anche in quelle italiane. Il fenomeno si è esteso nella città toscana fino alla ristorazione, dove anche qui il copione è sempre lo stesso: sfruttamento e aggressioni nei confronti dei lavoratori.
In chiusura parliamo del blocco totale annunciato su Truth da Donald Trump alle petroliere sanzionate che entrano ed escono dal Venezuela, dell'immunità parlamentare revocata ad all'eurodeputata Alessandra Moretti e legata allo scandalo Qatargate, del ritiro delle milizie M23 dalla città di Uvira nella Repubblica democratica del Congo su richiesta degli Stati Uniti e dell'accordo tra Regno Unito e Unione Europea per riprendere dal 2027 il programma Erasmus+, da cui il governo britannico era uscito dopo la Brexit.
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