L’editoriale affronta lo sciopero in corso della redazione del Sole 24 Ore, innescato dopo che un’intervista esclusiva a Giorgia Meloni è stata affidata alla giornalista esterna Maria Latella, scelta percepita come imposta da Palazzo Chigi per ottenere un tono più favorevole. Nonostante la protesta, il giornale è uscito con un’edizione ridotta, spingendo i redattori a chiedere scusa ai lettori. Il caso diventa simbolo di una più ampia limitazione della libertà di stampa sotto il governo Meloni, che privilegia comunicazioni controllate, evitando domande scomode e promuovendo un culto della personalità a scapito della trasparenza e del giornalismo indipendente.
Il centrale è invece dedicato alla nomina di Sanae Takaichi, nuova prima ministra del Giappone e prima donna nella storia del Paese a ricoprire l’incarico. Leader del Partito Liberal Democratico, Takaichi si ispira a Margaret Thatcher e rappresenta l’ala ultraconservatrice della politica giapponese: è contraria al matrimonio egualitario, alla legge sul doppio cognome e favorevole al mantenimento della linea maschile imperiale; inoltre, pur avendo promesso più parità di genere, nel suo governo ha nominato solo due donne. Il Giappone infatti resta un Paese fortemente patriarcale, con salari stagnanti, yen debole, inflazione alta e un partito di governo in crisi, che la premier dovrà tentare di rilanciare.
Nella coda infine si parte da Trump, che ha annullato il previsto incontro con Vladimir Putin a Budapest (dopo una telefonata tra Marco Rubio e Sergey Lavrov), dell'ISTAT che registra nel 2024 un nuovo minimo storico di nascite (con 370mila bambini e una media di 1,18 figli per donna), di Praga, dove dal 2026 sarà vietato il noleggio di monopattini elettrici (seguendo l’esempio di Parigi e Madrid) e dell’UE che approva le nuove regole per la patente di guida, ottenibile dai 17 anni e valida fino a 15 anni.
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