Apriamo la puntata di oggi parlando dei droni russi che sono entrati nello spazio aereo polacco in una zona al confine con l'Ucraina, e che sono stati abbattuti dalla contraerea polacca; si tratta della violazione dello spazio NATO più grave sino ad ora: il premier polacco Donald Tusk ha infatti invocato l'articolo 4 della NATO, mentre la vicepresidente della Commissione europea, Kaja Kallas, ha parlato di atto intenzionale della Russia.
Il blocco centrale è dedicato alla situazione in Nepal, sempre più tesa: la settimana scorsa, infatti, il governo ha vietato alcuni siti tra cui i social Instagram, Facebook e X, dopo che non hanno aderito ad alcuni requisiti del Ministero delle Comunicazioni, decisione che molti ritengono finalizzata a reprimere la libertà di parola. Sono quindi scoppiate delle accesissime rivolte (chiamate le proteste della Generazione Zeta, a causa dell’età media dei manifestanti): lunedì, diciannove civili sono stati uccisi dalle forze dell’ordine, e per quanto il governo abbia fatto un passo indietro revocando il divieto per i social, hanno infine costretto il Primo ministro alle dimissioni.
In chiusura parliamo del secondo attacco a una delle imbarcazioni della Global Sumus Flotilla (nello specifico la Alma e con le stesse modalità del primo attacco), della bomba russa che ha causato almeno 23 morti esplosa in un paese ucraino in mezzo a una folla di anziani che stavano ritirando la pensione e del nuovo primo ministro della Francia: si chiama Sébastien Lecornu, era ministro della Difesa ed è un fedelissimo di Emmanuel Macron.