Nell'editoriale ci concentriamo su alcune dichiarazioni di Laurence Tubiana, ex ambasciatrice francese e tra gli artefici dell’Accordo di Parigi sulla tutela del clima (nonché attuale amministratrice delegata della European Climate Foundation), che ha proposto di imporre delle tasse specifiche per l'utilizzo di intelligenza artificiale e criptovalute (che hanno un certo impatto climatico) per finanziare progetti con finalità ecologiche.
Seguendo una certa continuità tematica, l'approfondimento centrale è dedicato alla corsa all’intelligenza artificiale: se al momento infatti gli Stati Uniti (con OpenAI) sembrano in netto vantaggio a livello globale, le tecnologie cinesi non sono più molto distanti, soprattutto grazie agli ingenti incentivi statali. Questi immettono sì un importante volume di finanziamenti, ma al tempo stesso soggiogano l’industria a rigidi controlli governativi. Facciamo poi una valutazione su quanto le politiche statunitensi volte a limitare la capacità di Pechino di possedere microchip sia efficace (spoiler: non tantissimo).
In chiusura parliamo invece dell'inchiesta sull’urbanistica milanese (dove il sindaco Sala figura tra gli indagati), della morte di circa venti persone vicino ai centri di distribuzione alimentare della GHF e della condanna all'ex sindaco di Istanbul (nonché principale oppositore politico di Erdogan) Ekrem Imamoglu.
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