Violenza e consenso: la legge si è già impantanata al Senato
26 novembre 2025
L'editoriale di oggi è dedicato alle tensioni politiche in merito al DDL consenso, che dopo aver ottenuto il via libera della Camera con un accordobipartisan tra la premier, Giorgia Meloni, e la leader del Pd, Elly Schlein, ha subito un improvviso stop in commissione al Senato. La coalizione di destra ha infatti chiesto uno slittamento per l'approvazione del testo, giudicato troppo poco rigido in alcuni punti: ad esempio, quello che riguarda la diminuzione della pena nei casi meno gravi. La decisione ha scatenato le proteste dell'opposizione, facendo anche sorgere qualche dubbio sul perché di questo repentino cambio di idea.
Nel centrale invece parliamo di quello che il New York Times ha definito "il primo incidente di alto profilo per Mamdani" dalla sua elezione a sindaco di New York, il novembre scorso. Tutto parte da una protesta, fuori da una sinagoga, contro un evento che promuove l’immigrazione degli ebrei nordamericani in Israele ma anche nella Cisgiordania occupata. Mamdani condanna i cori violenti e le intimidazioni, ma aggiunge, tramite la sua portavoce, che gli spazi sacri non dovrebbero essere usati per promuovere attività che violano le leggi internazionali. Si scatena un terremoto: parte della comunità ebraica lo accusa di non aver condannato con forza le violenze. E questo è solo il primo test per un sindaco che dall'1 gennaio dovrà governare una delle città più importanti ma anche complesse al mondo.
Infine, in coda citiamo l'approvazione da parte della Camera del reato di femminicidio, la storica sentenza della Corte di Giustizia dell'Unione Europea sui matrimoni tra persone dello stesso sesso, il report della Nazioni Unite sulla situazione economica a Gaza, e la chiamata telefonica pubblicata da Bloomberg di Steve Witkoff.
Mostra tutto il contenuto
Commenti 0
Per poter lasciare un commento è necessario effettuare l'accesso
Per poter lasciare un commento è necessario effettuare l'accesso